Giovedì 6 marzo abbiamo partecipato alla presentazione del libro “La ricerca di una casa tra migranti forzati e rifugiati”, presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma.
Questo lavoro, curato da Maria Sophia Aguirre e Antonio Argandoña, è stato realizzato con la collaborazione di 12 esperti in materia di migrazioni provenienti da diverse università e istituzioni di tutto il mondo. Pertanto, questo lavoro esplora il ruolo della “casa” nella vita delle persone sfollate, compresi i migranti volontari e forzati, i rifugiati, i richiedenti asilo, gli sfollati interni e i lavoratori temporanei.
L’importanza della casa
Per gli sfollati, la casa è qualcosa di perduto, desiderato e talvolta ritrovato. Pertanto, il concetto di “casa” è ampio e può riferirsi a una comunità di persone in uno specifico ambiente relazionale, oppure a un’abitazione fisica che fornisce alla persona un senso di sicurezza, protezione, speranza e appartenenza.
Questo libro riflette quindi quanto gli sforzi dei rifugiati, dei migranti e degli esuli siano dedicati alla ricostruzione di una casa attraverso una combinazione di impegno personale e collaborazione con l’ambiente politico e sociale della comunità ospitante.
A tal fine, il lavoro raccoglie un insieme interdisciplinare di contributi di esperti che analizzano le sfide da diversi punti di vista: economia, diritto, sociologia, psicologia, comunicazione, management e politica.
Infine, offre numerosi suggerimenti per un’assistenza mirata non solo alle problematiche legate alle persone sfollate nel breve termine, ma anche a garantire la loro dignità umana nel lungo termine.