Il nostro collega Gerard Poch, capo della missione di Fundación Promoción Social in Etiopia, ci invia un rapporto da Addis Abeba (Etiopia) sullo stato di avanzamento del nostro progetto finanziato dalla Fondazione Nando ed Elsa Peretti. Nell’ultima visita di monitoraggio al Centro Sanitario San Gabriele, è stato accompagnato da Mario Fanjul, Senior Programme Manager dell’Ufficio Spagnolo di Cooperazione Tecnica nel Paese e responsabile del settore sanitario in Etiopia.
Al Centro Sanitario sono state attuate misure protocollari contro COVID-19 e tutti i pazienti devono attenersi prima di farvi accesso; in mancanza di dispositivi di protezione da parte delle persone, è ora possibile provvedere.
Igienizzazione, misurazione della temperatura, distanziamento di due metri, tutto procede secondo le regole.
E’ stata allestita una sala dove poter isolare i pazienti con febbre o con sintomi del nuovo Coronavirus. Il passo successivo è quello di chiamare la task force COVID-19 del Dipartimento della Salute per il trasferimento nei centri istituiti dal governo. Finora, si sono segnalati diversi casi sospetti, ma nessun contagio è avvenuto all’interno del Centro.
Ad oggi è stata organizzata una formazione per il personale sanitario sull’uso corretto dei dispositivi di protezione e sul protocollo di prevenzione.
Riguardo le attività di sensibilizzazione, previste dal progetto, a favore delle popolazioni circostanti, inizialmente si sarebbero dovute realizzare per strada, nei luoghi di maggior ritrovo delle persone ma, a seguito delle misure governative contro gli assembramenti, lo staff dell’Ospedale, d’accordo con le autorità cittadine, ha optato per attività porta a porta (casa per casa).
Nessun contagio presso la struttura, dunque, al momento. Un medico è stato sottoposto a quarantena per 14 giorni perché sua moglie ha contratto il virus, ma per fortuna e grazie alle misure di prevenzione adottate, nessuno è stato contagiato. Grazie al progetto sono stati acquistati dispositivi di protezione, materiale per la disinfezione e realizzate attività di sensibilizzazione.
Il Centro Sanitario è in ora in grado di assicurare le cure necessarie alle fasce più vulnerabili, in totale sicurezza”.